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Uno dei tanti
Edgarda Ferri
出版
Edizioni Mondadori
, 2010-10-07
主題
Biography & Autobiography / General
ISBN
8852012168
9788852012167
URL
http://books.google.com.hk/books?id=-0caKnajkBQC&hl=&source=gbs_api
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SAMPLE
註釋
Roma, 8 settembre 1943: dopo aver firmato l'armistizio, il re fugge a Brindisi. Abbandonata a se stessa, Roma sta per essere invasa dalle truppe di Hitler. A fianco del poco che resta dell'esercito italiano, la popolazione combatte per tre giorni nei punti strategici della città. Fra gli studenti, le donne, gli operai che cercano di respingere le armate tedesche a Porta San Paolo e sulle rive dell'Aniene, c'è un ragazzo di diciassette anni, alto, bellissimo e armato di un vecchio fucile. È Orlando Orlandi Posti, orfano di padre e di origini modeste, studente alle scuole magistrali e innamorato di Marcella Bonelli, la cui famiglia è proprietaria del bar più frequentato del quartiere di Montesacro. Dopo l'invasione di Roma, Orlando entra nella Resistenza: semina chiodi sulle strade per fermare le autocolonne tedesche, trasporta armi, partecipa alle dimostrazioni per boicottare le lezioni all'università, da dove sono stati esclusi gli ebrei e gli antifascisti. All'alba del 3 febbraio 1944, un'automobile delle SS si aggira per Montesacro: ci sarà una retata. Orlando passa di casa in casa per avvertire i compagni. Una corsa di quattro ore, affannosa e spericolata, che si conclude davanti al bar Bonelli, dove spera di salutare Marcella prima di fuggire, come gli altri, nel campanile della chiesa vicina o nelle campagne del Viterbese. La vedrà proprio mentre i tedeschi lo arrestano per portarlo in via Tasso, dove sarà imprigionato e torturato per cinquanta giorni. Il 24 marzo sarà fucilato alle Fosse Ardeatine. Molti anni dopo, in un mobile della madre ormai morta, un parente trova un diario, trentotto frammenti di carta - i messaggi che il figlio le aveva mandato dal carcere infilati nel colletto delle camicie da lavare - e una lettera scritta a Marcella prima di morire. Partendo da questi documenti esigui e sbiaditi, Edgarda Ferri ha compiuto un viaggio struggente alla ricerca di Orlando, e attimo per attimo ha ripercorso la vita sconosciuta e breve del ragazzo che salvò i compagni di lotta e, per vedere ancora una volta Marcella, finì nelle mani dei tedeschi. Una vicenda insieme tragica e lieve, senza effetti speciali e senza speciali eroismi. Un racconto asciutto e serrato, che s'intreccia con le storie coraggiose e dolenti delle donne che condivisero il dramma di Orlando: la madre Matilde, la zia Brunetta Servoli, la vicina di casa Elea Gradassi e sua cognata Bruna, che riconobbe il cadavere di Orlando dal giaccone che gli aveva cucito, e Amorina Lombardi, che deve a lui il salvataggio del fidanzato Nicola Rainelli. Sullo sfondo di una Roma dilaniata dalle atrocità della guerra, riemerge così il destino di "uno dei tanti", specchio di mille altri destini silenziosi che permisero all'Italia di avere ancora un futuro e verso i quali dobbiamo provare riconoscenza e pietà. Perché il ricordo non basta.