Il libro affronta l’opera di Duchamp da una posizione inedita, che
si è dimostrata particolarmente feconda e utile per chiarire il senso
enigmatico dell’opera del grande artista franco-americano.
L’autrice ha utilizzato un metodo di analisi comparata dei testi e
delle immagini di Duchamp, grazie al quale sono emerse alcune
chiavi di decrittazione. Applicate a tutto il corpus della sua
produzione artistica e letteraria, ne hanno chiarito la struttura
complessiva di un grande gioco di enigmistica, una vera e propria
caccia al tesoro, estremamente complessa e sofisticata, e allo stesso
tempo intessuta di allegra ironia e piena di continue sorprese. Il
trofeo di questa caccia è la mente dell’artista, descritta come una
macchina buffa, raffigurata nel Grande Vetro, e corredata da
annotazioni e suggerimenti per la lettura, che sono in parte forniti
da testi scritti, in parte da rebus realizzati con oggetti - i
readymade.
Sono emersi tre livelli di lettura possibili per il Grande Vetro, uno
artistico, uno letterario e uno scientifico, che si intrecciano, si
sovrappongono e si integrano a vicenda, in un gioco continuo di
rimandi ai vari livelli del sapere e della cultura umana, colta nel
suo divenire e nella sua universale ricchezza. Dalla teoria della
relatività al mito di Ishtar nell’antica Mesopotamia, tutto il
percorso dell’uomo concorre a formare la meravigliosa alchimia
dell’anima–macchina di Marcel Duchamp, artista e poeta, che da
tutti questi infiniti dati ricava, con una complessa rielaborazione, la
sua opera originale e inimitabile.