Questo volume ritrae un volto appassionante e quasi sconosciuto dell'Italia: quel paio di generazioni, tra Ottocento e Novecento, affollate di mazziniani, garibaldini, democratici mossi da uno spirito universalistico e da un senso di apostolato per la libertà. Spesso li si è confusi con gli esponenti del nazionalismo o delle proiezioni annessioniste sulle terre ritenute italiane, ma erano qualcosa di diverso: un movimento profondamente rivoluzionario, una sinistra non marxista che poteva dare vita a un sistema politico democratico, patriottico, legalitario e rispettoso delle libertà degli altri popoli. S'ispirava al magistero di Giuseppe Mazzini, alle teorie politiche di Carlo Cattaneo e alla determinazione di Giuseppe Garibaldi. Un movimento di italiani dell'Impero austro-ungarico, ma anche di ambienti rivoluzionari lombardi, romagnoli, marchigiani, laziali. Una parabola umana segnata da vittorie e sconfitte, sacrifici e lutti che infine approderà nella Fiume di D'Annunzio alla ricerca di una possibile rivoluzione italiana, per poi dividersi e disperdersi nelle svolte politiche del primo dopoguerra. I superstiti di quel movimento troveranno, in nome del Risor gi men to, un nuovo impegno nell'antifascismo fino alla Resistenza. Sono i protagonisti di questa intensa, doverosa e per molti aspetti inedita biografia politica e morale.