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Astorre II Baglioni
註釋L'Impero ottomano e la cristianità, Giovanni d'Austria e Lala Mustafa Pascia, i Cavalieri di Malta e il Papa Pio V: questo è l'ambiente in cui si conquista la fama di invincibile Astorre Baglioni. Il condottiero tiene in scacco a Cipro gli Ottomani e la sua difesa di Famagosta rinsalda l'alleanza fra le potenze della Lega Santa che a Lepanto fermerà l'espansione turca nel Mediterraneo. Nella narrazione scontri di guerra e relazioni amorose si susseguono. Tradimenti, premonizioni e atti di eroismo lasciano scorgere una realtà diversa da quella tramandata dai testi storici. La raffinata educazione di Astorre gli permette di comprendere le culture più lontane: per lui una principessa persiana rinnoverà il dramma di Didone e la sua sposa fiorentina riuscirà a convincere Pio V, Cosimo de' Medici e i mercanti olandesi ad armare una flotta in soccorso agli assediati. A lei Astorre si rivolge nella sua ultima lettera: "Vedermi diviso da voi, mi par d'essere come giorno senza sole, anzi corpo senza anima, poiché voi e io insieme siamo la vita di casa nostra... Vi prego, mitigate il tedio del mio stare assente con l'acquisto dell'onore che spero di conseguire nella difesa di Famagosta."