I Celti, generalmente associati a Irlanda, Scozia, Galles e Bretagna, sono in realtà alla radice di gran parte delle nazioni europee. La presenza celtica in parte dell’Italia settentrionale è altrettanto autoctona quanto quella in Iberia, Europa Centrale ed Isole Britanniche. Dopo le invasioni storiche del IV sec. a.C. tutta l’Italia settentrionale, e parte dell’Italia centrale, fu abitata da popolazioni celtiche o celtizzate. Un tale dato, tuttavia, è quasi sconosciuto al grande pubblico.
In questo libro, sintetizzando un ventennale lavoro di spoglio della letteratura archeologica ed antropologica, l’autore ha voluto rendere giustizia ai Celti Cisalpini, delineandone un ritratto antropologico in senso genetico, fisico e culturale. Ciò allo scopo non solo di conoscere meglio questo insieme di popoli ma di capire quanto di loro sia rimasto nell’antropologia dei Popoli cisalpini.
Se dal punto di vista genetico, con alcune precisazioni riguardo all’aggettivo “celtico” dalle quali l’autore non rifugge, si può sostenere l’origine celtica, prevalentemente celtica o in parte celtica degli abitanti di buona parte dell’Italia settentrionale, dal punto di vista culturale il discorso si fa più complesso. Per questa ragione un’attenzione particolare è dedicata anche alle dinamiche della romanizzazione, giungendo alla conclusione che molto di celtico, nonostante tutto, sia rimasto in Italia settentrionale.