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L'officina linguistica del Tasso epico
註釋Nella trattazione sono studiati, sullo sfondo storico della lingua letteraria e nel quadro delle concezioni retoriche cinquecentesche e tassiane, i processi di elaborazione stilistica e linguistica messi in atto dal Tasso nella composizione della Gerusalemme Liberata, della quale è ampiamente descritta, con la indicazione delle figure retoriche, grammaticali e metriche, la fisionomia della 'sentenza' e della quale è analiticamente analizzata, con attenzione critica al testo della vulgata e con i debiti riscontri linguistici, la "elocuzione" per quanto riguarda sia il lessico sia la grammatica (suoni, forme e costrutti). Interpretata la posizione del Tasso poeta epico alla luce delle polemiche cinquecentesche sulla Liberata, si mette in evidenza la natura singolare e "sopra l'uso comune" della lingua del poema e si documentano i modi, ispirati alla varietà esuberante, al laconismo, alla mescidanza linguistica e al cultismo poetico, con i quali il Tasso concreta un linguaggio poetico nuovo rispetto al classicismo tosco-fiorentino e al classicismo rinascimentale.