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Just West of Pompei. Il sito archeologico e i bombardamenti dell'estate 1943
Gianluca Vitagliano
Giuseppe Angelone
出版
Youcanprint
, 2020-12-02
主題
Architecture / Historic Preservation / Restoration Techniques
ISBN
9791220306997
URL
http://books.google.com.hk/books?id=4l8MEAAAQBAJ&hl=&source=gbs_api
EBook
SAMPLE
註釋
I bombardamenti aerei hanno sempre un carattere ambiguo, contradditorio, la cui valutazione dipende dalla prospettiva dalla quale si osservano.
Chi vive quei momenti dal basso cerca di attribuire un significato ai fatti, sedimentandone le rapide fasi nella memoria - perché quell’incursione? perché quelle bombe? - e cercando motivazioni plausibili per eventi altrimenti difficili da comprendere.
Accade così che i danni subiti dall’antica città di Pompei a causa delle incursioni aeree delle forze alleate nella tarda estate del 1943, sono vissuti con la convinzione che il sito archeologico sia diventato un obiettivo militare per la presunta presenza di truppe tedesche.
Tra la fine di agosto e quella di settembre del 1943, in un’area estesa poco più di 4 chilometri quadrati - inclusi i 66 ettari della città antica - vengono sganciate non meno di 5200 bombe per 830 tonnellate di peso. Di queste, almeno 1700 sono bombe da 500 libbre e altrettante da 100 libbre; ma sono documentate anche non meno di 22 blockbuster da 4000 libbre, note per la capacità di radere al suolo interi isolati. Inoltre, oltre 600 tonnellate di ordigni investono l’area in soli tre giorni, dal 13 al 15 settembre, con incursioni che negli ultimi due giorni portano, ognuna, a scaricare a terra quasi 200 tonnellate di bombe. Per avere un termine di paragone, basta considerare che il peso degli ordigni sganciati il 15 febbraio 1944 sull’abbazia di Montecassino è di poco superiore alle 470 tonnellate!
Eppure, sulla scorta della documentazione inedita consultata, oggi appare difficile sostenere l’ipotesi di una deliberata scelta degli Alleati di bombardare il sito archeologico. Piuttosto, Pompei antica resta vittima materiale degli effetti collaterali delle incursioni aeree, per la sua vicinanza ad importanti nodi stradali e ferroviari ad est di Torre Annunziata, cittadina portuale a sud di Napoli.
A distanza di oltre settant’anni da quei tragici eventi, questo volume riscostruisce quanto accaduto al sito archeologico in quella fine d’estate del 1943. Pompei antica è scudo culturale per le truppe tedesche, che si acquartierano intorno ad essa incuranti - o addirittura coscienti! - del rischio che essa in tal modo corre; ma è, anche, un consapevole collateral damage per gli Alleati, attori di una lotta in cui le decisioni militari sono preminenti rispetto all’attenzione per quelli che poco più di venti anni dopo verranno definiti “beni culturali”.
In questa ambigua condizione, il patrimonio culturale paga un prezzo altissimo per i danni inferti ad una delle testimonianze archeologiche più importanti al mondo.