I saggi presentati in questa raccolta si strutturano in un duplice contesto, esegetico-letterario e storico-teologico; nell’affrontare un autore complesso e articolato come Origene, infatti, non si può prescindere da un approccio metodologico in cui l’indagine filologico-letteraria, lo studio delle strutture e delle forme dei testi, del rapporto tra originale greco e traduzione latina, del metodo esegetico e del lessico usato costituisca il presupposto per una ricostruzione storica del pensiero e della dottrina dell’Alessandrino. L’articolazione del volume in tre sezioni mira a sottolineare la poliedrica fisionomia culturale dell’autore, nella piena consapevolezza che non è possibile, né metodologicamente giustificato, distinguere nettamente l’esegeta e l’omileta dal maestro, il filologo dal teologo e dal mistico; la sete di conoscenza origeniana, lungi dal configurarsi come sterile intellettualismo, è espressione del desiderio di unione con Dio, di immersione dell’intelligenza nel profondo del mistero e di comunicazione ecclesiale delle salvifiche verità rivelate. Emerge dunque, il ritratto di un autore rigoroso e coerente, pur nel modello zetetico della sua teologia, sempre nuovo per profondità e attualità di pensiero, decisivo per l’intera storia del cristianesimo.