Il ’77 è l’anno della radicalizzazione delle rivolte. Lo spettro del compromesso storico e l’acuirsi della repressione, portano la lotta armata a raccogliere proseliti tra quanti non vedono di buon occhio l’accondiscendenza del Partito Comunista. Gli stu- denti appaiono sempre più divisi e chiusi nelle loro roccaforti, lontani dalle istanze della società, dagli operai e dalle restanti fazioni in fermento. La cacciata del segretario della Cgil Luciano Lama dalla Sapienza non è solo la sintesi di una situazione fuori controllo ma anche l’inizio della dissoluzione del Movimento. È in questo contesto che muove la nostra storia. Una storia d’amicizia e di opposte fazioni, seppur interne allo stesso ideale, alla stessa lotta, al termine della quale giungeranno solamente i brandelli di un sogno.