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RITORNO ALLA PATRIA
註釋La Tradotta rullava nella profonda valle della Cisa tra una nuvola di bambagia, l’erbe e l’arie argentate dalla notte, che spolverava d’oro anche il cielo, velavano di spazio il rotolio del treno. I treni lontani sembravano fumate come si fanno nell’ottobre sull’aie, nelle prime giornate di stridore. I lumi delle stazioni, da anni appannati di celeste, quella notte avevano rimesso in giallo, ma rari come i fiori delle rape in un campo insidrito dal vento di marzo; anche sul mare, cielo capovolto verso l’abisso, le paranze avevano riacceso i fanali in vetta ai bompressi.