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Elementi di diritto e geopolitica degli spazi marittimi
註釋

La conoscenza degli aspetti giuridici delle questioni marittime si va sempre più diffondendo in risposta ad esigenze di studio e di approfondimento derivanti da fatti di attualità che toccano interessi degli Stati, delle organizzazioni internazionali e degli individui: i soccorsi ai migranti, gli atti di pirateria, i sequestri di pescherecci, la tutela dell’ambiente marino, le contese sugli spazi marittimi, la navigazione, lo sfruttamento delle risorse biologiche e non, ne sono esempi. 

Rilevante è in questo scenario il ruolo svolto da tutti gli attori del cluster marittimo italiano (assai incisivo sull’economia nazionale), quali armatori, società cantieristiche, associazioni di pescatori e, non ultime, istituzioni come la Marina Militare ed il Corpo delle Capitanerie di porto-Guardia costiera.

Alla Marina Militare, da decenni impegnata in operazioni oltremare di peacekeeping navale, si deve, ad esempio, la diffusione dei temi della security e della sorveglianza marittima: basti pensare che la funzione principale delle navi da guerra, tradizionalmente protese alla difesa marittima disciplinata per lo più dal diritto dei conflitti armati, è oggi largamente incentrata sulla tutela della legalità dei traffici marittimi in tempo di pace in un contesto di cooperazione internazionale fra Stati e organizzazioni internazionali a carattere universale e regionale.

Alle Capitanerie di porto va reso merito di aver testimoniato coi fatti quali siano le funzioni svolte dell’«Autorità marittima» di un grande Paese come il nostro con 7.500 km di coste da proteggere e 15 milioni di tonnellate di naviglio  mercantile in navigazione per il mondo.

Ciascuno di tali «attori del mare», nell’àmbito di un continuo dialogo con omologhi stranieri, porta con sé interessi meritevoli di tutela sul piano giuridico, la percezione dei quali non si può tuttavia cogliere senza tenere conto della geopolitica del mare nella quale detti interessi nascono, sono coltivati e si intrecciano.

Vi è, peraltro, con riferimento alla disciplina giuridica di un medesimo  fenomeno marittimo, una crescente linea comune sia tra profili privatistici e pubblicistici sia tra normativa interna e internazionale (e dell’Unione europea), sol che si pensi al regime della navigazione, allo sfruttamento e alla  conservazione delle risorse biologiche, alla tutela dell’ambiente e del patrimonio culturale subacqueo, alla protezione dalla minaccia della pirateria.