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Madre di cane
註釋Madre di cane è la storia dell’occupazione nazifascista della Grecia vissuta e raccontata da Rubina (alias Raraù), una bambina di tredici anni, la cui madre si è prostituita con un soldato italiano per mantenere i tre figli. Come nel resto d’Europa, alla fine della guerra le donne che hanno “collaborato” con gli occupanti sono punite ed esposte al pubblico ludibrio (ed è proprio dal racconto di quell’episodio – ovvero l’inesorabile umiliazione della madre avvenuta dopo la Liberazione, al cospetto della figlia innocente – che scaturisce l’enigmatico titolo del libro). Il romanzo mette in luce la differenza di mentalità tra i due eserciti occupanti: l’odiosa ferocia delle truppe tedesche contro la profonda umanità di quelle italiane, che hanno spesso creato con il paese occupato un rapporto di solidarietà e non di rado di complicità e affetto. Pieno di verve, di umorismo e ricco di colpi di scena, Madre di cane è uno di quei rari romanzi che fanno piangere il lettore in alcuni punti, e ridere di gusto in altri: ma soprattutto, al di là delle tragicomiche vicende che vi sono narrate, e che danno un tono picaresco al romanzo, ad apparire irresistibile è il timbro unico e inconfondibile della voce beffarda e insieme compassionevole di Màtesis-Raraù, che avvince il lettore e lo accompagna sino al sorprendente e commovente finale.