L’Autore, nel raccontare il suo
doloroso vissuto, riesce a trasformarlo
in un messaggio di
vita rivolto ai giovani consoci
del suo amato Circolo Canottieri
Aniene, esortandoli a vivere la
vita con coraggio, pazienza e
speranza, imparando anche a
saper invecchiare. Dopo anni
emozionanti e una tragedia familiare
conclusasi positivamente,
Tana recupera il tempo passato
nel dolore senza “sprechi”, ma
godendosi appieno quanto può
ancora avidamente assaporare
dalla sua esistenza. La “leggerezza”
del Circolo e delle sue attività,
così come il sodalizio profondo
con i consoci, diventano
temi fondamentali per continuare
a sognare senza mai perdere la
speranza.