È possibile che Bart Simpson rappresenti la perfetta incarnazione dell’ideale nichilista di Friedrich Nietzsche? Che il comportamento di Marge sia la realizzazione concreta della classificazione aristotelica delle virtù? Che la mentalità di Springfield sia frutto di un approccio decostruzionista al reale? Secondo William Irwin, Mark T. Conard e Aeon J. Skoble, per capire l’epopea dei Simpson è più utile rivolgersi a Immanuel Kant, Karl Marx e Roland Barthes che non ai sociologi o ai critici televisivi. I saggi contenuti in questo libro offrono una serie di interpretazioni inedite dei personaggi, dei linguaggi e della scorrettezza politica della serie animata più famosa della tv. Gli autori applicano le armi della dialettica alla cultura pop, fondendo il rigore espositivo tipico della filosofia all’ironia di un oggetto di indagine insolito. E danno vita a un libro imperdibile per chi si interessa di questioni filosofiche, ma anche per tutti i fan della «famiglia più importante del mondo», che non smette di far divertire e riflettere milioni di telespettatori.