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Padiglione Tavolara
註釋Il Padiglione dell’Artigianato di Sassari, progettato e realizzato tra il 1951 e il 1956 su progetto di Ubaldo Badas, è stato recentemente sottoposto a un attento restauro che ha restituito qualità architettonica all’edificio dopo un lungo processo di degrado. Il Padiglione è ormai noto a livello nazionale dopo che è stato inserito dal Ministero della Cultura nel Censimento nazionale delle più rilevanti architetture del secondo Novecento, ed è l’emblema della rinascita, nel XX secolo, dell’artigianato di qualità in Sardegna, che ebbe in Badas ed Eugenio Tavolara tra i protagonisti principali, e che in questo caso chiamarono a collaborare alla sua realizzazione altri artisti come Gavino Tilocca, Giuseppe Silecchia, Emilia Palomba. Per questi motivi si è ritenuto importante realizzare una pubblicazione di taglio scientifico che potesse in primo luogo storicizzare e quindi divulgare i risultati dell’intervento di restauro architettonico al quale è stata sottoposta l’opera. È stata poi realizzata – ed è centrale nell’economia del volume – una specifica e approfondita campagna fotografica finalizzata alla creazione di un percorso interpretativo dell’opera stessa sia nella sua dimensione architettonico-strutturale che nell’importante rapporto di relazione tra segno architettonico e opera artistica decorativa (la fontana ceramica di Silecchia della corte interna, le sculture di Tilocca e il fregio della Palomba nella facciata sulla vasca d’acqua, il bassorilievo in steatite della Cavalcata Sarda di Tavolara nella sala dello scalone interno), nonché nel suo rapporto con l’elemento dell’acqua e l’inserimento urbano nel contesto ottocentesco dei Giardini Pubblici, salotto verde della Sassari storica.