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Oltre il pregiudizio. Modelli, idee e strumenti nella prevenzione delle dipendenze
註釋Questo volume raccoglie un'ampia varietà di contributi teorici, clinici e di ricerca sul tema della prevenzione dei comportamenti di abuso e dipendenza da sostanze, con un'attenzione particolare ai protagonisti (siano essi istituzioni o singole figure professionali) attraverso un fil rouge che, talvolta inconsapevolmente, collega realtà apparentemente del tutto separate quali Università, Servizi sociosanitari, Scuola, Territorio e Carcere. Gli operatori coinvolti nell'opera, a prima vista lontani tra loro sia nella formazione che nell'operatività (psichiatri, psicologi, agenti di custodia, educatori, amministratori, assistenti sociali, volontari, psicoterapeuti, sacerdoti, medici, sociologi) hanno invece reso possibile la messa a punto di un "laboratorio" di proposte e di sperimentazioni dove le distanze finiscono per diventare virtuali, mentre le affinità e le sinergie emergono e si consolidano progressivamente. Il risultato dell'aver messo in risonanza soggetti così diversi, in qualche modo imprevedibile, è la nascita di un processo di verifica e reciproca validazione tra persone, organizzazioni e istituzioni: questa ci sembra la necessaria premessa ad una cultura del "concreto", lontana dal libro dei sogni e liberata dalla coazione a ripetere che spesso condiziona l'area delle tossicodipendenze. Da segnalare alcuni punti di interesse che emergono dai contributi presentati nel volume: Il dibattito serrato tra utenti, committenti e operatori sui "fattori di rischio"--L'articolazione tra scuola, sanità e territorio come terreno di incontro/scontro della sperimentazione - Le differenze e l'integrazione tra modelli "deterministici" e "probabilistici"--La necessità, ma anche le difficoltà, di modificare e riprogettare continuamente le esperienze già realizzate - Le contraddizioni tra bisogno di omogeneità, scelta del livello di intervento e selezione delle metodologie (Editore).