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Norme di ordine pubblico e governo dei mercati
註釋In una fase che segna una comunità internazionale debole per quanto riguarda il governo dell'economia (anche per la messa in discussione degli istituti e dei principi di Bretton Woods) e in cui l'Unione Europea non riesce a costruire uno spazio comune dell'industria, gli Stati sono chiamati a adottare misure - difensive o propulsive - che, oltre a produrre divieti di vario tipo, limitano l'esercizio dell'autonomia privata. L'ordinamento internazionale non offre una valutazione precisa, restando la medesima spesso rimessa al diritto interno. L'esercizio del potere degli Stati in funzione del governo dell'economia in virtù di norme di ordine pubblico rileva anche dal punto di vista degli Stati terzi le cui autorità siano chiamate a valutare le vicende del contratto. Vi è da dubitare, guardando all'ordinamento europeo ed alle tradizioni dei Paesi membri, che le vigenti norme sui conflitti di leggi davvero escludano il riconoscimento delle norme straniere di ordine pubblico non previste dalla lex fori, dalla lex cause e dalla lex loci executionis. In ogni caso, per assicurare l'uniformità, sovvengono i principi del diritto interno, fra i quali più di tutto l'ordine pubblico (inteso come strumento che impone di prendere in considerazione i principi che regolano la convivenza).