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Giulio Paolini
註釋La collana "Stanza d'artista" nasce intorno all'idea dello studio come spazio dell'invenzione. La stanza è metafora dell'opera, ma anche del suo autore e dei suoi mezzi espressivi, è sospesa tra mondo reale e virtuale, tra l'architettura di un edificio e la dimensione eterea del pensiero. È nella propria stanza che l'artista attende l'immagine o l'idea. Giulio Paolini a questo tema ha dedicato molta parte della sua ricerca, ha usato come simbolo gli strumenti dell'antico mestiere di pittore, dal primo lavoro sul Disegno geometrico, da cui partono tutte le "opere", a Synopsis, che significa sintesi, la fotografia dello studio restituito allo spettatore nella sua essenzialità. Per questo la collana "Stanza d'artista" non poteva che partire da lui, protagonista del proprio tempo e interprete raffinato delle "stanze" dell'arte e degli "attori" che nei secoli le hanno animate. In Paolini si compie l'esperienza della rappresentazione: autore e spettatore s'incontrano. Dall'atelier all'opera, dal museo alla collezione, alle sale di lettura: è un viaggio tra memoria del passato e percezione del presente. Come nell'opera Museo, la stanza d'artista per eccellenza, in cui ogni immagine ripresa da Paolini, è riconducibile a un artista, dal Beato Angelico a Giorgio De Chirico, e al luogo in cui ha vissuto, dipinto e colto l'ispirazione. Perché l'opera non si fa annunciare e giunge inattesa.