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Il ritorno dei Grandi Antichi - Parte seconda
註釋

Fantascienza - racconti (251 pagine) - La seconda parte della nuova, grande antologia dedicata alla narrativa italiana ispirata a H.P. Lovecraft, curata da Gianfranco de Turris


Oggi, a oltre un secolo dalla pubblicazione del primo racconto di H.P. Lovecraft sui Grandi Antichi, i Miti di Chtulhu sono noti in tutto il mondo e scrittori delle lingue più diverse li hanno fatti propri. Tra questi anche gli italiani e la prima antologia di nostri autori dedicata ai Grandi Antichi risale a trent’anni fa (Gli eredi di Cthulhu, Solfanelli, 1990). Oggi, nel 2020, esce questa Il ritorno dei Grandi Antichi, che avendo raccolto ben 27 storie, alcune delle quali di una certa lunghezza, esce per Delos Digital in due parti, con i contributi in rigoroso ordine alfabetico d’autore, la prima dalla A alla G, la seconda, questa, dalla L alla V. Le storie, ovviamente, non hanno tra loro alcun collegamento di alcun genere se non quello di aver attualizzato e ambientato in Italia (quasi sempre), una mitologia dell’orrore che rende omaggio a H.P. Lovecraft, “questo genio venuto dall’Altrove” come lo definì Jacques Bergier che lo propose sulla rivista Planète negli anni Sessanta del secolo scorso, e alla sua immaginazione cosmica. (dalla prefazione di Gianfranco de Turris)


Gianfranco de Turris (Roma, 1944) è uno dei protagonisti del fantastico in Italia fin dagli anni Sessanta. Autore di numerosissimi saggi sul fantastico in generale e sulla protofantascienza italiana e l’ucronia in particolare, ha curato e scritto prefazioni di molti volumi di J.R.R. Tolkien, H.P. Lovecraft e Gustav Meyrink, ma anche di Daniel Halévy, Stanislaw Lem, Ayn Rand e Volt. Ha curato la sezione narrativa di Oltre il cielo e negli anni settanta insieme a Sebastiano Fusco diverse collane della casa editrice Fanucci. Ha collaborato con Linus e L’Eternauta. Nel 2004 ha vinto il Premio Saint Vincent per il giornalismo per il suo lavoro al Giornale Radio Rai.