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Il fuoruscito
Marco Ventura
出版
Edizioni Piemme
, 2023-01-24
主題
Biography & Autobiography / Cultural, Ethnic & Regional / General
Biography & Autobiography / Jewish
Biography & Autobiography / General
ISBN
8858530373
9788858530375
URL
http://books.google.com.hk/books?id=FZ2oEAAAQBAJ&hl=&source=gbs_api
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SAMPLE
註釋
Con una prefazione di Aldo Cazzullo
Angelo Fortunato Formíggini, editore ebreo e protagonista della cultura italiana degli anni Venti e Trenta, fu il primo suicida contro le leggi razziali e le persecuzioni del regime fascista. Si buttò dalla Torre della Ghirlandina di Modena il 29 novembre 1938. Un gesto politico, come scrisse lui stesso alla moglie: «Non posso rinunciare a ciò che considero un mio preciso dovere. Io debbo dimostrare l'assurdità malvagia dei provvedimenti razzisti».
Visionario, ironico, un vulcano di idee e un impegno costante per la promozione del libro e della cultura, Formíggini era un intellettuale anomalo sotto tutti i punti di vista: si considerava un "fuoruscito", estraneo a ogni consorteria, classe, razza, partito, e forse anche per questo la sua vita è tutt'ora avvolta in una sorta di congiura del silenzio.
Fu lui a ideare l'Enciclopedia italiana, la cui paternità gli fu poi scippata dal grande avversario, Giovanni Gentile. Fu Formíggini a coniare la parola "editoria" e riviste e collane di successo, e fu sempre lui a inventare la prima "biblioteca circolante". Discendente dei gioiellieri degli Estensi, sacrificò il suo patrimonio e le sue infinite energie allo scopo di tutta una vita: fare "bei libri". Strinse legami coi maggiori intellettuali del tempo, da Pascoli a Croce, e, come ebreo per l'assimilazione e fautore della fratellanza umana, Formíggini fece dell'ironia la sua filosofia di vita. Al suo fianco, una donna formidabile: Emilia Santamaria, pioniera della pedagogia che, dopo la morte di lui, si rifiutò di giurare fedeltà al fascismo, perdendo così la cattedra.
Con la scrupolosa lucidità del ricercatore storico e l'abilità affabulatoria del romanziere, Marco Ventura dipinge l'affresco di una vita straordinaria, fino alla sua conclusione al grido terribile di "Italia, Italia, Italia!".