Il diario di guerra presentato in
questo lavoro fu redatto sul fronte da un soldato lombardo che
partecipò alla prima guerra mondiale. Nonostante l'italiano
approssimativo il diario descrive con uno stile conciso il corso
degli eventi vissuti in trincea, dai periodi di stasi ai giorni
definiti più "spaventosi". Il diario, seppur scritto in un
italiano rudimentale, è di notevole drammaticità, ed è da
considerarsi di un certo interesse storico, anche perché sono pochi
i contributi di questo tipo redatti da semplici soldati, a causa
della scarsissima alfabetizzazione dell'epoca.