Se le musiche hanno tra i loro scopi quello di soddisfare il desiderio dell'altrove, molto spesso la forma che cercano viene a coincidere con vissuti di piacere che allentano il legame a volte troppo incombente con il quotidiano.
Inseguire esperienze di bellezza significa tra l'altro cercare un certo tipo di piacere, quello gratuito del gioco delle forme, al di là o al di qua di qualsivoglia utilità o bontà.È anche per questa ragione che parliamo di forme felici, cioè di tutte quelle produzioni musicali che, più di altre, hanno insita la dote di rendere più facili e accoglienti la partecipazione, il coinvolgimento, il contenimento di ascoltatori e musicisti.
Si promuove quindi un sentire con corpo e mente, cuore e pelle, godendo al tempo stesso di visioni inattese e di paesaggi familiari, di stupori e spaesamenti legati all'imprevedibile, accanto alle gioie del ritrovare il già noto: è lo sguardo meravigliato, stupito e appassionato sul mondo che riproduce lo stesso stato d'animo tipico dei bambini.
Piacere Musica attiva questo sguardo di meraviglia sul mondo dei suoni, delle esperienze musicali, proponendo riflessioni sia in ambito musicologico che pedagogico, per giungere ad offrire, in stretta sintonia con le considerazioni teoriche, un vastissimo e sorprendente percorso di attività musicali (suonare, cantare, recitare, drammatizzare, improvvisare, comporre e ascoltare) che vogliono dimostrare l'umano saper essere in musica finalizzato alla esaltazione del piacere, della bellezza, delle azioni felici con i suoni. Ed è anche per questo interessante rapporto fra sapere e saper fare che Piacere Musica è in grado di rendersi molto utile tanto agli educatori musicali della scuola primaria e secondaria quanto agli operatori e animatori che, nei diversi contesti socio-musicali, cercano attraverso i suoni e le musiche occasioni di incontro, di crescita, attività e considerazioni mirate alla ricerca del piacere e della bellezza che i suoni possono donare alla vita.