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註釋Le architetture della villa che Adriano, l'imperatore architetto, volle costruire per sé a Tivoli, per passarvi gli ultimi anni della sua vita, diventano in questo libro il campo di una ricerca, di un ideale scavo per riportare ala luce quei modi antichi di pensare l'architettura che sono sempre validi, come principi ancestrali. Un architetto conduce questa indagine più come una critica interpretativa che secondo i criteri di un'analisi archeologica descrittiva, trovando in Villa Adriana l'occasione e l'autorità per cercare di ridefinire gli strumenti concettuali di base della composizione architettonica. Così i "caratteri dell'architettura", la "tipologia" ecc. si trasformano in idee di stampo umanistico e psicologico, apollineo e dionisiaco, pur rimanendo strumenti tecnici, utili per compiere le scelte progettuali di un'architettura per i nostri giorni, libera, ma ancora nel solco della sua storia.