Il presente lavoro, muovendo dal sistema disciplinato dalla legge n.
117/1988, analizza le problematiche generate dalla recente legge n.
18/2015, che ha modificato la disciplina sulla responsabilità civile
dei magistrati. L’indagine esamina specifici aspetti della nuova legge
caratterizzati da incertezze interpretative e profili di costituzionalità:
dalla deroga alla clausola di salvaguardia alla rimozione del filtro endoprocessuale di ammissibilità delle domande risarcitorie, dalla rivalsa
dello Stato nei confronti del magistrato sino alle interferenze tra processo
civile e procedimento disciplinare a carico di quest’ultimo, nel quadro dell’evoluzione dei percorsi interpretativi della giurisprudenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, consentendo di fornire elementi valutativi nel contesto del dibattito sui rapporti tra Corte di Lussemburgo e Corti nazionali.