Una vita lavorativa grigia come le pareti dell'ufficio, un menage familiare che si trascina stancamente, l'assillo di mille dubbi, mille domande senza risposta alla ricerca continua di un varco: questa è l'esistenza di Alfonso. L'uomo è una marionetta di pirandelliana memoria, si muove in un teatrino con il cielo di carta su cui all'improvviso si produce uno squarcio che porta il nome di una donna: Sandra.
Sandra e Alfonso si aiutano reciprocamente a raggiungere la consapevolezza del flusso vitale, la libertà di amare, l'autenticità esistenziale, anche se tutto ciò comporta un continuo tormento dell'anima, messa a nudo dall'autore in tutte le sue pieghe, anche quelle più riposte.
La vita, però, talvolta presenta il conto e il prezzo richiesto ad Alfonso e a Sandra è altissimo, insostenibile per certi versi, perché porta con sé domande e dubbi irrisolti. Si può ancora, nonostante tutto questo, decidere di amare?