Uno dei vertici della letteratura italiana non solo degli anni sessanta ma di tutto il secondo Novecento, ingiustamente un po’ dimenticato. Un autore con cui presto o tardi tutti dovremo fare i conti.» Claudio Magris, in occasione della morte di Rosso
Renzo Rosso si classifica come uno scrittore che non somiglia a nessuno: un’immaginazione sempre ad alta tensione, nutrita insieme di precisione intellettuale e di accanita immedesimazione nel vivere la storia umana come offesa, dilaniamento, strazio. Italo Calvino