登入選單
返回Google圖書搜尋
DETRITI SUL DELTA
註釋

L'affresco presentato dall'autore può sembrare fosco, ma è dettato dalla volontà di sottolineare punti di vista eccentrici rispetto al panorama della critica attuale della società. La tesi di fondo del libro è che siamo entrati nell'Evo imperiale, col largo consenso dalla maggioranza dei sudditi dell'Occidente. E che gli Stati democratici sono degenerati in strutture oligarchiche, corporative e totalitarie. Ma la storia non finisce in Occidente e agli albori del terzo millennio. La globalizzazione, l'emancipazione dei paesi poveri, la cultura islamica, i fenomeni migratori, le lente trasformazioni delle forme statuali, la smaterializzazione dell'economia e Internet sono tanti annunci della terza grande puntata della Storia dopo Cristo. Ma su queste questioni molti autori stanno offrendo preziosi contributi, mentre sulla critica della società attuale d'Occidente i lavori scarseggiano.

Il libro, che abbiamo corretto in molte imprecisioni linguistiche e in alcune citazioni anacronistiche, è scritto e va letto come un ipertesto, senza un inizio ed una fine. Perché non esiste un elemento che viene prima rispetto ad un altro, o un fenomeno che si possa indicare come causa o come effetto. Ogni pensiero del libro rimanda ad un altro, con un legame di interdipendenza, perché la lettura di una società complessa non può avere che una struttura labirintica.

Si può scaricare gratuitamente il testo da QUI: http://www.edarcipelago.com/perop/immat/DsD.htm