Quando a New York la vita di Livia sembra andare a rotoli, lei comincia a pensare al suo paese natale come gli stranieri hanno fatto per secoli. Tuttavia, durante l’anno che Livia decide di passare in Italia, il suo difficile presente si confonde con le memorie del suo passato doloroso a Torino e con il declino culturale del suo Paese. Sarà un fortuito viaggio in Africa ad attenuare il suo malessere e a darle un vero senso di chiarezza. Nell’intreccio della trama è intessuta anche la complessa psicologia di Livia che, in seguito a molestie sessuali e altre forme di violenza subite durante l’infanzia, ha trovato nell’apatia e nel culto della bellezza le sue strategie di difesa e di distinzione.