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L'invenzione dell'altro
註釋

Un unico filo rende coerente questa raccolta di saggi. Ed è la consapevolezza dell’arbitrarietà o della parzialità delle rappresentazioni che il discorso occidentale, anche quello antropologico, ha prodotto quando ha cercato di descrivere l’Altro. Decostruire la logica e i fondamenti della «invenzione dell’altro»; esplicitare la storicità delle condizioni di produzione della conoscenza antropologica (i rapporti di dominio, l’appartenenza dell’antropologo a una cultura dominante); sottoporre a critica nozioni-cardine come sapere e credenza, alterità e identità, uguaglianza e gerarchia, tradizione e modernità: sono i presupposti per ricostruire un’antropologia che si sottragga sia alle trappole del relativismo, sia al solipsismo dell’antropologia «postmodernista». Attraverso il resoconto del­le ricerche in Papua-Nuova Guinea, nelle oasi del Sud tunisino, nel­le Alpi del Vallese, in Svizzera, negli spazi urbani dell’immigrazione ma­ghre­bina in Francia, Kilani mostra come sia possibile una «invenzione dell’altro» più consapevole della problematicità del rapporto soggetto-oggetto e dunque meno etnocentrica.