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Il nostro canto libero
註釋Corre l’anno 1975: un vecchio modello di furgone ammobiliato alla meno peggio, con un sistema elettrico a sei volt: quasi un pezzo da museo. Un viaggio di oltre diecimila chilometri dall’Europa all’India. Poi la Malesia, Singapore, l’Australia. È l’inizio di un’odissea che porterà Fabrizio e Patrizia attraverso cinque continenti e che prosegue ininterrotta da 43 anni.
Paesaggi esotici e popoli cambiano davanti agli occhi curiosi dei viaggiatori, il vecchio furgone si trasforma in un camper, il camper in un autocaravan e l’autocaravan in una barca a vela. Ciò che non cambia è la sete di conoscenza dei viaggiatori, le aspettative dell’imprevisto, l’adattamento a circostanze inusitate, la voglia di comunicare anche quando le barriere linguistiche sembrano insormontabili, la loro sete di libertà che si traduce in una conquista sempre più irrinunciabile: il diritto di crearsi alternative di scelta.
Con il progredire del viaggio, cresce la consapevolezza che la gioia di vivere e la felicità derivino dal vivere il presente e dal processo di liberazione dai condizionamenti e dalle paure, quelle catene che ci impediscono di amarci e di amare e che ciascuno si porta con sé come una seconda pelle dalla cultura d’origine. Il raffronto del proprio stile di vita con le culture straniere che si incontrano lungo il cammino, diventa essenziale per mettersi continuamente in discussione.

Fabrizio Accorsi, Sarzana (SP) 1948. Dopo la laurea in Lingue e Letterature Straniere a Pisa, inizia a insegnare. Nel 1975, abbandona il lavoro e ogni certezza e decide di partire, assieme a Patrizia, la sua compagna, per un viaggio ininterrotto, lungo quanto la vita.