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Duemila e una luna
註釋Dopo l'11 settembre una donna scrive una lettera pubblicata su "La Repubblica": "Ho sposato un iraniano", dichiara. Poi pensa di mettere insieme i pezzi di una vita. Cose già scritte a cui ne aggiunge altre, quelle che solo ora le vengono da dire, usando come collante un elemento astrale, qualcosa d'egualmente distante sia dal domestico che dalla Storia, una luna parlante sullo sfondo di una Rimini-tosta. Una donna che riscopre un antico poeta persiano morto verso il 520 - anno dell'Egira - corrispondente al 1126 d.C., quell'Omar Khayyàm tendenzialmente ateo e profondamente scettico distante mille e una luna, appunto, da ogni fanatismo religioso.