登入選單
返回Google圖書搜尋
Carabinieri tra Resistenza e Deportazioni 7 ottobre 1943 / 4 agosto 1944
註釋Nel periodo dell’occupazione nazista della città di Roma, che durò nove mesi dal settembre 1943 al 4 giugno 1944, due furono le deportazioni massicce di uomini: la prima di duemilacinquecento carabinieri avvenuta il 7 ottobre, la seconda di mille e ventitré cittadini romani di religione ebraica, avvenuta il 16 dello stesso
mese. È innegabile il collegamento tra le due deportazioni, documentato dai telex intercorsi tra il col. Herbert Kappler delle ss e i suoi superiori a Berlino Himmler e Kaltenbrünner. Ma a firmare l’ordine per i carabinieri fu un ministro della Repubblica
sociale italiana, il Maresciallo Rodolfo Graziani. A lungo questa deportazione è rimasta nell’oblio, un oblio sorprendente e ingiustificato, ma grazie alla ricerca storica e all’accesso a documenti non più secretati di archivi militari, italiani, tedeschi
e alleati, da qualche anno, anche questa data, oltre quella del rastrellamento degli ebrei, è entrata nella memoria della città e in quella della nazione. Oggi, a più di settant’anni dalla liberazione, una vicenda come quella dei carabinieri catturati a Roma e poi internati nei campi di concentramento nazisti può collocarsi, anch’essa a pieno titolo, come capitolo della storia della Resistenza italiana. Inoltre la parte più inedita della presente ricerca, che si segnala all’attenzione non solo dei lettori comuni, ma anche a quella dei lettori specialisti di storia contemporanea, riguarda
la ricostruzione, passo dopo passo, del rapporto persecutorio che l’arma dei CC. RR. subì da parte della RSI sia sul territorio nazionale – culminata in una successiva e definitiva deportazione nell’agosto 1944 –, sia nei lager nazisti, dove i carabinieri entrarono a far parte della massa degli IMI.

L'autrice, che collabora da anni con il Museo storico della liberazione di Roma e con l’associazione nazionale ex internati, ha potuto esplorare in presa diretta materiale in gran parte inedito, di straordinario interesse storico e umano, ricavandone informazioni preziose alle ragioni del NO a Hitler e Mussolini. Ne è scaturito un libro corale, una tessera di storia dal basso, nella quale protagonisti sono i militari anonimi, i senza nome, che nel caos dell’8 settembre, senza punti di riferimento, senza ordini dall’alto, contro l’arroganza della forza, scelsero individualmente dignità e coscienza.


In copertina: (USCC) in uno dei tanti campi di concentramento tedeschi, fra militari di varie nazionalità, la figura di un maresciallo dei carabinieri.