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Il bello del gas
Marco Pastonesi
Giorgio Terruzzi
出版
Baldini & Castoldi
, 2015-07-05T00:00:00+02:00
主題
Fiction / General
ISBN
886865721X
9788868657215
URL
http://books.google.com.hk/books?id=OnuXCgAAQBAJ&hl=&source=gbs_api
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註釋
Due fratelli: il Gino e l’Arturo. Dire normali è dire una bugia, perché davanti a una moto i due si trasformano. Quella per la moto è una passione tutta speciale, un amore che non ha confini, un desiderio quasi sessuale, una follia che li porta a inventare le sfide più strane. Prima soltanto sulle moto: dall’officina a casa, dall’officina al bar, da casello a casello. Poi con tutto quello che abbia un motore: bici contro macchina (in retromarcia), moto contro macchina, go-kart, pullman... Il Gino e l’Arturo cadono, si rialzano, ricominciano, si copiano, truccano, elaborano. Sono spietati, cinici, imprevedibili, crudeli. Sono fortissimi: diventano due campioni, eroi a Monza, sulla «Gazzetta dello Sport» si celebrano le loro imprese. Sono i simboli di una fauna umana che ruota attorno al Bar degli Stupidi. Finché un giorno... Marco Pastonesi è nato a Genova nel 1954. Giornalista della «Gazzetta dello Sport», scrive soprattutto di ciclismo e rugby. Tra i suoi libri, Gli angeli di Coppi, La corsa più pazza del mondo, Meo volava, Pantani era un dio, Diavolo di un corridore, Il Sei Nazioni, Ovalia e il Dizionario degli All Blacks. Giorgio Terruzzi è nato a Milano nel 1958. Giornalista, autore, scrive per il «Corriere della Sera», «Sport Mediaset», «GQ», «Icon». Si occupa da anni di Formula 1, MotoGp e rugby per il suo club, A.S. Rugby Milano. Ha scritto, tra gli altri, Una curva cieca, vita di Achille Varzi, Fondocorsa, Ho dato l’anima e Suite 200 – L’ultima notte di Ayrton Senna. Due fratelli. E due moto. E la stessa voglia di andare, andare forte, sempre più forte, comunque più forte dell’altro. Due fratelli, due moto e un bar di provincia, il Bar degli Stupidi: gare, scommesse, scherzi, risse, record, primati, corse, carognate, piste, la pista di Monza, incidenti, brividi, fratture, gessi, bicchieri di vino e manciate di boeri, una scimmia e un cane pastore. Senza paura, «perché la paura non si piazza mai».