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De libris propriis et recta ratione studendi syntagma
註釋Scritto di getto a Roma negli anni '30 su sollecitazione di Gabriel Naudé, che lo pubblicherà a Parigi nel 1642, a tre anni di distanza dalla morte dell'autore, il Syntagma de libris propriis di Campanella è una autobiografia intellettuale alla quale attinsero da subito tutti i biografi e gli studiosi del filosofo. Il testo risulta di grande rilievo per più aspetti. Fonte insostituibile per le notizie biografiche che fornisce, a partire dallo scorcio dell'infanzia e degli anni giovanili per giungere all'età matura, e mappa preziosa delle complesse vicende redazionali dei libri dell'autore, in pagine importanti il Sintagma si sofferma sul corretto metodo di apprendere, sottolineando la necessità di una ricerca continua e di un fecondo dubbio critico, in un incessante confronto dei libri degli uomini con quello infinito della natura e superando il pregiudizio "per cui si crede di aver trovato quello che si cerca in quello che ci piace", e nella parte conclusiva enuncia giudizi rilevanti per acume e incisività su taluni autori nei diversi campi dello scibile. Nella presente edizione a cura di Germana Ernst il testo latino, emendato in più punti rispetto a quello edito presso Laterza da Vincenzo Spampanato nel 1927, è affiancato dalla traduzione italiana e corredato da un adeguato apparato di note. Il saggio iconografico di Eugenio Canone, in chiusura del volume, contribuisce a completare il ritratto del filosofo.