登入選單
返回Google圖書搜尋
Noi del rione sanità
註釋La Sanità non è solo un quartiere di Napoli, ne è il cuore autentico. Qui è nato Totò, qui si è ispirato Eduardo De Filippo per tante commedie. Nei suoi vicoli convivono chiese barocche e case fatiscenti, palazzi nobiliari e bassi scavati nel tufo. E il suo parroco, don Antonio Loffredo, è molto più di un semplice prete. È un uomo di chiesa, ma anche d'azione, coraggioso e ostinato come pochi. Che intorno a sé sa vedere non solo povertà, ma una ricchezza nascosta: il quartiere è colmo di tesori d'arte e di cultura, lasciati però nell'abbandono. Nasce così una straordinaria sfida: risvegliare le coscienze dei giovani che crescono in quelle strade per trasformare il ghetto in un polo d'attrazione per tutta la città, anzi, in una zona capace di richiamare, grazie alle sue bellezze architettoniche, migliaia di turisti dando in tal modo ai suoi abitanti un lavoro e un futuro. Con un entusiasmo contagioso «don Antò» sprona i suoi ragazzi a organizzarsi in cooperative e, nonostante infiniti ostacoli e lotte epiche contro la burocrazia, ottiene successi importanti e insperati. Come recuperare l'antica basilica di San Gennaro Fuori le Mura, ricca di inestimabili opere d'arte ma diventata negli anni deposito della Asl; far rinascere il cosiddetto «miglio sacro», l'antico itinerario dedicato al santo patrono; inaugurare in un ex convento uno splendido bed & breakfast; aprire al pubblico le magnifiche catacombe di San Gennaro e San Gaudioso, in parte ora restaurate. Così, da facile preda del degrado sociale e della camorra, in pochi anni il Rione è diventato un raro modello di imprenditoria sana, solidale e sostenibile. E oggi nel quartiere dove fino a ieri l'abbandono scolastico era la norma e gli espedienti una regola di sopravvivenza, i bambini crescono con una nuova consapevolezza: studiano, fanno teatro, suonano in un'orchestra, la Sanitansamble, che si è esibita anche davanti al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il recupero della bellezza diventa quindi il «restauro» dell'intero Rione, l'occasione di creare una vita comunitaria, produttiva, che coinvolge tutti i residenti. Una rinascita nel segno della fede, dell'arte e di una cultura millenaria, alimentata dalle sue energie più vitali: i ragazzi della Sanità, che insieme a don Antonio hanno riconquistato il proprio quartiere, riscrivendo finalmente il proprio futuro.