È possibile ricucire in modo non traumatico le proprie relazioni, è possibile una via gentile di ricomposizione del conflitto? Come oro tra le crepe. Ovvero l’arte gentile di riparare le relazioni vuole essere il primo libro italiano pensato come un supporto metodologico alla realizzazione di percorsi e servizi di giustizia riparativa. Gli autori, a partire dalla loro esperienza concreta, muovendosi all’interno del più recente dibattito nazionale e internazionale sul tema, forniscono strategie e modelli applicativi attraverso l’introduzione della figura del facilitatore.
L’obiettivo perseguito all’interno del volume è quello di delineare un percorso di armonizzazione degli approcci in ambito riparativo attraverso un excursus tra i contributi teorici spendibili nelle pratiche di gestione dei conflitti e non solo in ambito strettamente giudiziario e offrire la prospettiva di uno sguardo più ampio sulle pratiche di giustizia sociale. Il dialogo e le relazioni sociali e istituzionali si configurano come il terreno di lavoro del facilitatore il quale svolge la funzione di includere la comunità e le istituzioni nei processi riparativi.
Il testo si rivolge quindi a operatori sociali, giuristi, assistenti sociali e psicologi e a tutti coloro che vogliano approfondire le conseguenze derivanti dalla sofferenza cagionata dai conflitti e sulle possibili risposte. In queste pagine la riparazione si assume il compito di entrare in modo gentile nel disordine generato dal conflitto, là dove le persone sono indifese, fragili e ferite. L’arte di riparare le relazioni si configura come una metodologia capace di smuovere la fissità generata dall’esperienza traumatica; qualora non sia possibile l’esperienza di riparazione del conflitto perché troppo dolorosa, si prevede, attraverso le tecniche proposte, di garantire una risposta sociale in grado di offrire spazi di auto-narrazione, di accoglienza, di rielaborazione, di senso e ripartenza.