Esiste un’altra Tav, lontana dai riflettori, ma con problematiche, contraddizioni e proteste simili alla Torino-Lione. Il progetto di una linea ferroviaria ad Alta velocità tra Genova e Tortona/Novi Ligure risale al 1991 ed è incastonato fra quattro valli (Scrivia, Lemme, Verde e Polcevera), metà in Piemonte e metà in Liguria, lungo l’antica via romana Postumia. Impatto ambientale (amianto e falde acquifere), spesa (6,2 miliardi di euro per 53 chilometri) e incerta utilità sono i temi più caldi. Col rifinanziamento dell’opera da parte del governo Monti è ripartita, nel 2012, la protesta contro gli espropri e i cantieri. Accanto alla parte storica e d’inchiesta, il libro raccoglie le storie di una popolazione che resiste: la maestra di Arquata, il delegato sindacale in pensione, l’espropriata della Val Scrivia, il giovane ingegnere, le elementari di Trasta, dove doveva sorgere il quartier generale dell’opera.