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La zingara di Montepulciano
註釋“È così che è andata. Sul tavolo del soggiorno ho disteso una mappa e su di essa ho cercato i luoghi, evidenziato i nomi. Ovunque ho sparso cerchi e crocette, perché è così che funziona da me, basta rivoltare una zolla perché sbuchi una leggenda. Poi ho provato a unire i cerchi e le crocette e non è stato facile, quasi un gioco da Settimana Enigmistica. Troppe linee, troppe deviazioni. Però ecco, è questa la mia Toscana: un’esagerazione di posti che ancora hanno di che raccontarci, non meno di nonna Regina. Anche senza un camino, piuttosto grazie a un cammino. Basta mettersi in viaggio. Basta saper ascoltare: perché in Toscana capita che parli anche un sasso”.

Questo viaggio è in realtà un vagabondaggio per la Toscana delle leggende, dalle terre etrusche alle città del Rinascimento, dall’Appennino all’Arcipelago. Di luogo in luogo a far compagnia a Paolo Ciampi ci sono streghe e fate, giganti e gnomi, santi e malfattori, pirati e cavalieri.
Ne esce un’inedita mappa di una regione che tutto il mondo conosce e apprezza, ma senza i soliti luoghi comuni. Una Toscana dove ogni sasso pare custodire una storia, magari legata alle grandi figure del nostro immaginario, da Noè a Carlo Magno, da Ulisse ad Attila.
Una geografia sentimentale, ma anche un invito rivolto a tutti per mettersi in ascolto dei luoghi, così come una volta si faceva con i nostri nonni.