Ergonomia e postura sono un binomio inscindibile per la realizzazione di postazioni di studio e di lavoro, senza il cui apporto si continuerà a “produrre” mal di schiena in quantità industriale: i danni saranno sia alla nostra salute che alla nostra economia.
Nel mondo della scuola, vige una norma europea che dà suggerimenti per produrre gli arredi scolastici, in modo tale da poter soddisfare o quantomeno minimizzare i danni provocati, nel tempo, da arredi sperequati ai dati antropometrici dei fruitori: norma che peraltro nella stragrande maggioranza dei casi viene disattesa.
Ma poiché la norma, utile ma non sufficiente, prevede arredi di sette taglie diverse, proporzionate ai dati anatomici dei ragazzi, avviene un fatto strano ma prevedibile: gli amministratori all’atto dell’acquisto, non conoscendo la conformazione dei ragazzi di ogni classe, tendono ad acquistare arredi più grandi (nel grande sta il piccolo, nel piccolo non sta il grande) con enormi disagi di origine posturale da parte degli alunni.
È per questo motivo che attraverso la ricerca oggetto del libro, durata otto anni ed avvenuta all’interno del CRISAF (Centro interuniversitario sulla anatomia funzionale, neurofisiologia e patologica delle posture) ho voluto ideare un arredo che si adattasse perfettamente ad ogni singolo individuo, e che potesse essere parametrabile da un bimbo delle elementari fino ad un ragazzo delle superiori con altezza oltre i due metri, evitando in tal modo l’acquisto casuale degli arredi.
Dovrà essere l’arredo ad adattarsi al ragazzo e non più come fino ad ora è avvenuto, il ragazzo ad adattarsi all’arredo: un adatta-mento che avverrà per ogni singolo comparto anatomico con uno scostamento minimo di 20 mm, in modo tale che ognuno “indosserà” il proprio tavolo e la “propria” seduta.