Il volume, attraverso l’esame di una vasta quantità di dati, evidenzia le diverse aree funzionali relative ai lembi di tessuto abitativo riportati in luce sul pianoro di Broglio di Trebisacce nel corso di 12 campagne di scavi archeologici. A ciò si indirizza l’analisi della distribuzione spaziale dei reperti, interpretati come residui delle azioni, e quindi testimonianza delle varie attività svolte sul posto. In tal senso l’A. procede all’analisi di evidenze prima trascurate, quali i frammenti di intonaco di capanna ed i resti di installazioni o di oggetti in terracotta, come le piastre da focolare in malta di fango ed i forni e fornelli (attraverso un accurato studio archeometrico). Inoltre è condotto il riesame dei risultati delle ricerche pubblicate sulla distribuzione della ceramica, degli altri manufatti non vascolari, e dei resti di faune, così da distinguere l’uno dall’altro gruppi di contesti archeologici caratterizzati da diverse combinazioni di reperti, congruenti con differenti modi di utilizzazione delle rispettive aree.