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Quelli che hanno fatto grande Milano, l'Italia
Bruno Maffeis
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I personaggi sepolti nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano
出版
Youcanprint
, 2015-08-07
主題
Biography & Autobiography / Rich & Famous
Travel / General
Travel / Europe / Italy
ISBN
8893060515
9788893060516
URL
http://books.google.com.hk/books?id=VOxTCgAAQBAJ&hl=&source=gbs_api
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SAMPLE
註釋
Milano: sì, è il Duomo, il Castello, la Basilica di Sant'Ambrogio, la Pinacoteca di Brera, la Scala ... Ma non sono questi monumenti, queste raccolte d'arte; non è il tempio della musica milanese a spiegare la grandezza della città. Roma, Londra, Parigi... hanno di più e forse di meglio di Milano; hanno alle spalle secoli, millenni di storia travagliata e gloriosa; hanno condizionato la storia di altri popoli. Milano ha avuto più debole ruolo nella storia italiana, europea.
Allora, perché Milano è grande, tanto da star alla pari di metropoli blasonate?
Lo deve alla schiera di donne e uomini eccezionali che in questi secoli l'hanno abitata, vi hanno lavorato, profondendo le loro doti nel campo artistico, letterario, musicale, scientifico, medico, industriale. Lo deve ai sindaci che si sono succeduti alla guida della città dall’Unità d’Italia, guidandola con saggezza e fermezza verso lo sviluppo industriale, economico, sociale.
E le Amministrazioni Comunali milanesi, consapevoli del debito di riconoscenza nei loro confronti - una riconoscenza che durasse nei secoli - e nell'intento di proporli ad esempio per le generazioni future, hanno voluto ospitare la loro salma nel Famedio, il cuore del Cimitero Monumentale. Primo grande personaggio ad essere tumulato in questo 'Famedio', in questa 'Sede della Fama', è stato Alessandro Manzoni. E dopo di lui decine e decine di altri “cittadini illustri, benemeriti e distinti nella Storia Patria” come dicono le grandi scritte nell'artistica volta del Famedio. Ad oggi sono 74, dei quali 64 uomini e 10 donne. Ultimi in ordine di tempo il musicista Giorgio Gaslini e la cantante lirica Magda Olivero, deceduti nel 2014; l’attore Dario Fo, deceduto nel 2016.
Questo volume racconta la vita di tutti con delicato garbo, con empatia, e illustra la loro personalità e le loro opere con abbondante documentazione iconografica (alcune immagini sono inedite).
E dopo aver letto il libro, se vi capita, entrate nel Famedio, soffermatevi davanti a quelle urne, a quelle lapidi; rileggete i loro nomi, ripensate a loro. Meritano il nostro ricordo, la nostra gratitudine.