Lo storico Braudel annota che la parola capitalismo appare per la prima volta in lingua francese ai tempi degli enciclopedisti. Da allora questa parola ha generato una vera e propria babele narrativa. Abbiamo anche una Cambridge history of capitalism.
Questi scritti di Filippo Cavazzuti intendono dare all’espressione “capitalismo finanziario” i connotati propri del capitalismo finanziario italiano sia a livello teorico che politico.
Si inizia con gli atti della commissione economica per l’Assemblea Costituente ricca di proposte di politica economica per lo sviluppo dell’Italia nel dopoguerra. Si prosegue analizzando i decenni che hanno portato l’Italia nell’euro. Sono anni che vedono la marginalità dei mercati dei capitali di rischio e la preponderanza del capitale di debito, insieme alla progressiva scomparsa della grande impresa pubblica o privata che sia. Una scomparsa che è la causa, non ultima, della stagnazione economica secolare dell’economia italiana.
Completano il volume alcuni profili di eminenti economisti (Andreatta, Carli, Spaventa, Sylos-Labini, Albertini) che l’autore ha avuto la fortuna e il privilegio di conoscere e dai quali ha molto imparato. Non solo lui!