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Carmi. Testo latino a fronte
註釋Publilio Optaziano Porfirio, senatore romano che godeva di notevole prestigio a corte all'epoca dell'imperatore Costantino il Grande, cadde improvvisamente in disgrazia per colpe non del tutto chiare, forse legate a un adulterio e all'esercizio di pratiche magiche. Mandato in esilio, egli cercò di riconciliarsi i favori di Costantino con la stesura di un libretto di carmi pieno di entusiastici riferimenti al cristianesimo e di dichiarazioni di fedeltà all'imperatore. La manovra ebbe successo ed egli ottenne la grazia e un'insperata fortuna politica. L'opera comprende una raccolta di carmi figurati che riproducono gli oggetti descritti nelle poesie, acrostici, versus intexti ottenuti dalla lettura di determinate lettere del componimento.