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Ultimi fiori sul davanzale
註釋Il Paziente è ricoverato da tempo in un ospedale psichiatrico. Chiuso in una bolla, intrappolato dalle ombre prodotte dalla sua mente, solo, è alla disperata ricerca di una compagnia che gli permetta di provare ancora delle emozioni concrete. Quando, in un giorno qualunque, intravede una donna sconosciuta, il cui volto angelico è una promessa di salvezza dai terribili demoni che lo perseguitano di notte, prova una connessione immediata con lei. Le loro chiacchierate sono per lui una boccata di aria fresca nell’asfissia che contraddistingue le sue giornate, e così si lascia andare, confessandole la sua fantasia di fuggire da quel luogo privo di vita, andare lontano, tornare a vedere le nuvole, essere normali, magari insieme.
Le parole affidate al suo diario rivelano tutta la sua angoscia per non poter fermare la folle corsa della sua mente, ma anche un guizzo di lucidità che non lo abbandona. Intende fare tutto ciò che è necessario per poter tornare a essere libero, anche a rischio di scoprire una dolorosa verità che potrebbe far crollare il fragile castello di carte su cui ha costruito la sua esistenza.
Cosa è reale, e cosa invece è un prodotto della sua mente malata?

Angelica Giordano (Cuneo, 2002) è una studentessa cuneese. Frequenta il liceo classico: la sua passione per letteratura e filosofia l’hanno spinta verso tali studi, nonostante il suo enorme amore per l’astronomia che coltiverà nel suo futuro universitario. Ultimi fiori sul davanzale è il suo primo lavoro letterario. Nella stesura di questo volume è stata ispirata dal caffè, dall’odore verdastro di ambienti ospedalieri e dai suoi amati vinili. La musica, infatti, è una componente essenziale nella sua vita, così come i suoi libri, il profumo delle candele e il suo cane Sam.