Saggio storico-pedagogico costruito su
scritti editi e inediti di Elena Marano,
pedagogista, filantropa, scrittrice vissuta
tra la il XIX e il XX secolo ad Adrano
(Ct). Ancorato alla pedagogia tradizionale,
il suo pensiero trae alimento da ideologi
del Risorgimento (Mazzini e Gioberti),
si confronta con studiosi e intellettuali
coevi, si apre a forme di rigenerazione
didattico-educative i cui temi precorrono
la contemporaneità: riposizionamento
morale per contrastare emergenza educativa,
istruzione diffusa per abbattere
disagio sociale e analfabetismo, formazione
delle bambine per favorire cittadinanza
femminile e inserimento delle
donne nella società, relazionalità produttiva
e funzione pedagogica del lavoro
per conseguire «quella legalità che è
attributo dello Stato». Diversi gli aspetti
dell'educazione – morale, intellettuale,
civile...– che, avviando corresponsabilità
educativa tra docente e studente, scuola
e famiglia, costituiscono strumento di
interazione tra le discipline e l'unità di
pensiero, necessaria diade per la deduzione
del vero.