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Stringimi
註釋Sada Abe è distesa sul letto, sola, tra le mani l'ultimo ricordo del solo uomo che abbia amato. All'improvviso il silenzio che avvolge la stanza d'albergo in cui si è rifugiata si rompe in mille pezzi, un forte vociare e pesanti colpi contro la porta di legno: sono arrivati. Sono venuti ad arrestarla, a sbatterla in prigione, forse per sempre, per l'atroce crimine che ha commesso. Ma a lei non importa, scavando nel proprio cuore riesce a trovare solo indifferenza per il destino che la attende. L'arresto, la pena di morte non contano nulla, ora che lui non c'è più. Cinzia Tani racconta la storia di Sada Abe, personaggio controverso sul quale il regista Nagisa Oshima girò "Ecco l'impero dei sensi". Nata a Tokyo in una famiglia benestante, Sada era destinata a sposare un uomo del suo stesso ceto sociale se la violenza sessuale di cui rimase vittima a quindici anni non avesse dato un indirizzo diverso alla sua vita. Rifiutando l'ipocrisia di un mondo borghese che spingeva le giovani che perdevano la verginità a mentire ai futuri mariti, Sada scelse una vita da emarginata, nelle case da tè dove le geishe offrivano i loro servizi a facoltosi clienti, nei letti di numerosi amanti, solo per mantenere orgogliosamente la propria indipendenza. Il delitto d'amore di Sada fu oggetto di scandalo, di studi nel Giappone degli anni Trenta, quando il desiderio sessuale femminile veniva considerato un'aberrazione.