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Mosaici funerari tardoantichi in Italia
註釋The potential of tomb mosaics as an academic resource has often been underestimated and consequently they have only been partially analysed not only in Italy but also throughout the Western Mediterranean. This work is intended to shed a new light on these finds, which are often incomplete, lost, or little studied. The first part of the book presents the history of previous studies on the subject and briefly explains the structure of the corpus. The corpus, in turn, is organised according to current Italian administrative regions, specifically: Sardegna, Sicilia, Puglia, Campania, Lazio, Marche, and Friuli Venezia Giulia. Every region is then further divided following current provinces and municipalities. This work does not aim to present merely a compilation of data in a catalogue; thus the second part of the book focuses specifically on tomb mosaics found in the Italic peninsula and major islands, and provides information on their geographic distribution, dating, typology, place of discovery and iconography, and considers the potential identification of individual workshops. The purpose of the book is to bring tomb mosaics to greater consideration, since they have not survived in academic literature to the same extent as did their rich villa or domus counterparts. This work does not therefore aspire to be a complete analysis of the subject, but rather a starting point which can be both useful and a stimulus for future studies. ITALIAN DESCRIPTION: Il mosaico funerario è una particolare tipologia musiva spesso sottovalutata e poco studiata. Le origini sono da ricercarsi, probabilmente, nell’antica regione della Bizacena, attuale Tunisia, a partire dagli ultimi decenni del III secolo d.C. Nel IV secolo iniziò l’esportazione dei cartoni musivi funerari nel resto del Mediterraneo occidentale, raggiungendo l’Italia e la Spagna; in entrambi i casi però il mosaico funerario non riscosse particolare successo. La richiesta maggiore di questo nuovo monumento funerario avveniva da parte dei cristiani, e solo in minima parte dai pagani. In questo libro si cerca di fare ordine sui mosaici funerari presenti nell’odierno territorio italiano, catalogando tutte le evidenze musive, sia oggigiorno scomparse che ancora in situ, per cercare di delineare un’analisi sul fenomeno che ha, in maniera seppur ridotta, investito la Penisola italiana e le sue Isole maggiori. Infatti le testimonianze musive si concentrano in zone dove particolari condizioni hanno permesso la loro messa in posa. La prima parte è dedicata al repertorio dei sessanta mosaici funerari dell’attuale Italia, ognuno catalogato secondo una scheda pensata e studiata per rendere più agevole possibile la consultazione. La seconda parte è invece incentrata sullo studio d’insieme del fenomeno dei mosaici funerari in Italia, nella quale si cerca di fare chiarezza e dare dei punti fermi su questa categoria di mosaici. L’analisi conclusiva cerca di spiegare il perché in Italia, pur essendoci condizioni apparentemente favorevoli alla produzione delle coperture tombali musive, non si siano trovati che poche testimonianze musive funerarie se paragonate a quelle ritrovate nel Nord Africa e in special maniera in Bizacena.