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Storia filosofica del genere umano
註釋

L’opera “definitiva” di uno dei massimi esponenti del pensiero occidentale e delle illimitate possibilità metafisiche del pensiero. Questo incredibile testo-universo, di cui Area51 Publishing per la prima volta in Italia inizia la pubblicazione con la “Dissertazione introduttiva”, è il frutto della febbrile ricerca durata tutta la vita di Antoine Fabre d’Olivet (1767-1825), una delle menti più razionalmente visionarie della storia moderna. La ricerca di una vita per trovare risposta a una domanda impossibile: che cos’è l’uomo?

 

 

L’E-BOOK

“Se dovessi dare una definizione di Uomo, direi che è un essere corporale elevato alla vita intellettuale, suscettibile di ammirazione e di adorazione; oppure un essere intellettuale assoggettato al corpo, che al contrario è suscettibile di degradazione”. Si potrebbe partire da questa frase per cercare di riassumere il valore di un’opera il cui obiettivo è comprendere la natura umana. Oppure si potrebbe partire da questa: “Secondo la bella metafora di Omero, Dio stringe in mano la catena d’oro che annoda tutti gli esseri, e che discende dalle vette del brillante Olimpo fino al cuore del tenebroso Tartaro. Ma questa catena, che egli scuote a suo piacimento, lo lascia sempre immobile e libero”. Riecheggia qui, destrutturato e superato, l’incipit del Contratto sociale di Rousseau: “L’uomo nasce libero ma ovunque è in catene”.

Si potrebbe partire da qualsiasi formidabile riflessione o folgorante intuizione di cui è punteggiato questo testo-universo per ammirare e farsi travolgere dal tentativo eroico e tragico di Antoine Fabre d’Olivet, la cui vita eclettica e misteriosa è stata interamente spesa nel tentativo di comprendere la complessità del divenire e della molteplicità, in una coerente organizzazione metafisica dove l’uomo non è né frutto casuale di un’evoluzione naturalistica né perfetta creatura divina, bensì figura ibrida, assoggettata alle pulsioni degli istinti e aperta alla vertigine vibrante della dimensione spirituale, intimamente connessa, all’evoluzione e al destino dell’universo.

“Inorgoglito da una certa forza morale, e ben determinato a compiere un lavoro tenace, ero certo che niente avrebbe resistito al duplice ascendente che mi veniva dalla perseveranza da un lato e dall’amore per la verità dall’altro”. Grazie a questa incrollabile determinazione, uno dei più straordinari quanto dimenticati pensatori della modernità ha saputo anticipare il pensiero postmoderno e realizzare al contempo una delle più visionarie cosmogonie del pensiero occidentale.