Il lavoro ha ad oggetto la ricostruzione, alla luce del diritto vigente, di un “sistema del diritto criminale” “integrale” e “integrato”. “Integrale”, in quanto ricavato dall’interpretazione delle disposizioni del diritto penale non solo sostanziale, ma anche processuale e dell’esecuzione penitenziaria, passando per le misure di prevenzione ante e praeter delictum; in una prospettiva quindi tanto repressiva che preventiva. “Integrato”, in quanto basato altresì sulle interferenze e interrelazioni tra tutte le “fattispecie di responsabilità” che hanno fra i loro requisiti costitutivi la commissione di un “fatto di reato”; non solo quindi la fattispecie di responsabilità per la “pena criminale”, ma anche quella per la “misura di sicurezza”, quella “civile da reato” e “amministrativa dell’ente” per il reato commesso dai suoi vertici. In questa logica ricostruttiva, momento centrale è la formulazione di una “teoria del reato” sviluppata attraverso una analisi degli elementi che compongono la struttura di questo “tipo di illecito”; analisi che prende le mosse da una “teoria della norma incriminatrice”, vista nei suoi quattro aspetti “temporale”, “spaziale”, “personale” e “materiale”.
DOI: 10.13134/979-12-5977-141-4