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Le misturanze
註釋Ester nasce in una famiglia povera ma dignitosa. Ha una madre volitiva, un padre supplente alle scuole superiori che sogna la ribalta della ricerca universitaria

due zii benestanti che non mancano di offrirle il loro appoggio economico, e uno zio più anziano, imprevedibile, estroso e follemente innamorato dell’Irlanda e della sua musica tradizionale.

Divide la sua vita tra la modesta casa di Roma e le visite periodiche alla sontuosa villa degli zii, nella Bassa Tuscia, conducendo una quotidianità apparentemente simile a quella di tante altre bambine.

Ma, anno dopo anno, un tarlo sotterraneo, facile da avvertire ma difficile da spiegare, minerà il suo rapporto con un membro della famiglia, fino a trasformarlo in un’ostilità strisciante, non dichiarata e non controllabile.

Il mondo andrà avanti per la sua strada, con il consueto spettacolo di nascite, crescite e addii alla vita, ma Ester ne avvertirà solo il lato sfuggente, fatto di appigli scivolosi e certezze che si disgregano di fronte a una realtà in continua evoluzione.

La voce di un anziano, però, sa scavare sentieri profondi. Arriva dove gli occhi non vedono, offre punti di riferimento a chi, pur cercandoli, non li ha mai trovati e, se ascoltata con attenzione, sa come conferire forma a quella lunga e personale ricerca dell’identità che è la vita.

Ormai adulta, in un mondo agitato e sofferente, Ester vi si affiderà e, seguendo le sue bizzarrie, troverà il modo di confrontarsi con le corde più riposte dell’animo umano, quelle che conoscono solo il silenzio e l’immobilità; e solo in presenza di eventi straordinari accettano di vibrare, rilasciando così il loro suono.